Lorys Ambrosini

in memoria

Lorys Ambrosini è deceduto lo scorso 14 febbraio, aveva 79 anni. "Avrei fermamente voluto tirare il carro con te fino alla prossima assemblea…" Termina così la lettera di Lorys al presidente sezionale PLR di Lodrino-Prosito in occasione dell'assemblea dell'8 dicembre 2010. Questa frase sintetizza in modo esemplare la filosofia di vita di Lorys, vita votata alla famiglia, al lavoro ed alla comunità tutta. Chi ha avuto l'opportunità di condividere esperienze con lui non ha potuto non percepire lo spirito di servizio con il quale egli operava in ogni ambito. 

Chi non rammenta poi i suoi articoli di giornalista sportivo per le cronache dell'Hockey Club Ambrì Piotta, sua grande passione, del quale è stato per lunghi anni dirigente nel settore giovanile e del suo impegno in favore di atleti disabili e normodotati; senza dimenticare le puntuali, attese con trepidazione, apparizioni ai bambini dell'asilo nelle vesti di San Nicolao. Ritengo questo il tratto essenziale dell'uomo. Infaticabile, sempre presente, disponibile, equilibrato, riservato, generoso. Abbiamo ancora avuto la fortuna di incontrarlo al brindisi augurale di fine anno della sezione PLR alla quale non ha voluto mancare. Anche di questi ultimi momenti di condivisione serberemo un ricordo di gratitudine. I funerali si sono svolti nella sua chiesa parrocchiale di Lodrino lo scorso 16 febbraio. Una folla, commossa, l'ha accompagnato prima alla cerimonia funebre e poi al cimitero ed al tempio crematorio. Toccanti le parole commemorative del Sindaco Carmelo Mazza a nome della comunità di Lodrino e di Tino Celio con cui Lorys ha gioito e sofferto per l'HCAP. Toccanti anche le parole del celebrante, Don Aldo Re e di Flavio Giannini a nome della Sezione Liberale Radicale di Lodrino-Prosito. Caro Lorys, possiamo solo dirti grazie e sappiamo che non può bastare, anche se quello che hai sempre fatto faceva parte della tua grande solidarietà umana. Un pensiero affettuoso di gratitudine e fraterna partecipazione alla tua adorata moglie Pierangela e ai tuoi figli Attilio, Barbara e Sanzio.

Articolo di Lauro Bernardi